Inverno a Phanigiri

Phanigiri Village è un paese isolato, al centro dello stato del Telangana. Il suo nome è dovuto alla collina che lo abbraccia, “la collina del serpente”, così chiamata per la sua forma..

Sulla cima della collina si collocano i ruderi di un tempio buddista ed in basso si stende in tutte le direzioni una pianura sterminata e verde di risaie, interrotta qua e là da enormi massi monolitici, alla cui ombra si sviluppano altri villaggi come il nostro. All’ultimo censimento (2011) Phanigiri contava circa 4000 abitanti di cui il 60% circa alfabetizzati. Cosa intenda per alfabetizzazione l’organo censore in realtà non lo sappiamo e questi dati poco si incontrano con i feed back delle suore che li operano.

Il lavoro è quello della raccolta del riso o del cotone e lo si fa a piedi nudi, immersi fino a mezzo polpaccio nel fango delle risaie. In pochi possono lavorare di scambi commerciali (esclusivamente locali) ed ancora in meno si possono permettere di allontanarsi dal villaggio, anche per motivi logistici.

In questo ambito emerge un altro dato discrepante con la nostra esperienza: sono più di 2000 i lavoratori, di cui la maggior parte con un’occupazione fissa sono uomini. Le suore riportano invece una netta tendenza delle donne a sostituire il marito nell’ambito lavorativo, anche a causa della dilagante problematica dell’alcolismo.

Non dobbiamo poi immaginarci una società anziana come la nostra: a Phanigiri si è bambini fino a 8 anni, genitori dai 16 e vecchi oltre i 40.

Si è bambini davvero troppo poco.

Ma la nostra scuola, la Mary Mother of Hope School, promette un futuro diverso e noi ce la metteremo tutta per essere partecipi della sua visione.

Il resoconto delle suore: Dicembre, Gennaio e Febbraio

Le suore sono contente del lavoro che Marpu sta facendo per loro. È molto importante. Hanno promesso il nostro aiuto ai bambini e per questo ci credono e sperano tanto.

La situazione politica, nonostante i movimenti nella maggior parte del paese, è piuttosto stabile e Phanigiri si trova in una “Safe zone”, dovuta al suo isolamento.

La situazione della scuola è più o meno la stessa: sempre tanta povertà che strappa i bambini alla loro educazione ed alla loro infanzia.

È difficile far studiare alcuni di loro perché i genitori non si interessano ai loro studi, non li aiutano e ignorano la scuola. Fino alla seconda liceo (10th class) i genitori si dovrebbero occupare della loro educazione, ma da quel momento in poi spetta ai ragazzi mantenersi e per questo in molti smettono di studiare.

Molti bambini, incapaci di pagare la retta, iniziano ad andarsene alla scuola statale, che è però scadente, non qualificata e non funzionale.

Molti dei genitori giovani muoiono a causa dell’alcol o semplicemente di stenti; i figli sono costretti a prendersi carico dei membri della famiglia rimasti.

In molte famiglie il problema del divorzio porta i bambini ad essere affidati ai nonni.

L’ambulatorio procede bene: finalmente hanno trovato un dottore bravo e capace.